Quanto dura un impianto dentale: aspettative, manutenzione e costi
- supporto34
- 28 ago
- Tempo di lettura: 2 min

L’impianto dentale rappresenta oggi la soluzione più sicura ed efficace per sostituire uno o
più denti mancanti. Una delle domande più frequenti dei pazienti riguarda però la durata:
quanto può resistere un impianto nel tempo? La risposta dipende da diversi fattori, tra cui la
qualità del trattamento, la corretta manutenzione quotidiana e gli eventuali costi di
gestione nel lungo periodo. In questo articolo analizziamo tutti gli aspetti, offrendo una
guida chiara e basata sull’esperienza clinica.
Quanto dura un impianto dentale?
Gli impianti dentali non hanno una “scadenza” precisa. In condizioni ottimali, possono durare
anche 20-30 anni o addirittura tutta la vita. Studi scientifici dimostrano che oltre il 90% degli
impianti è ancora stabile dopo 10 anni dall’intervento. La longevità, tuttavia, dipende da
fattori come:
lo stato di salute generale del paziente;
la qualità dell’osso in cui viene inserito l’impianto;
le abitudini quotidiane (fumo, alcol, dieta);
la manutenzione e le visite di controllo periodiche.
Fattori che influenzano la durata
Un impianto dentale non fallisce improvvisamente, ma subisce nel tempo l’influenza di più
variabili. Tra le principali:
Igiene orale inadeguata → può causare infiammazioni e perimplantite,
compromettendo la stabilità dell’impianto.
Abitudini nocive → il fumo riduce l’ossigenazione dei tessuti e aumenta il rischio di
rigetto.
Patologie sistemiche → diabete non controllato o malattie autoimmuni possono
influire sulla durata.
Qualità del lavoro odontoiatrico → la precisione chirurgica e protesica è
fondamentale per il successo a lungo termine.
Manutenzione: la chiave per la longevità
La manutenzione è ciò che garantisce la durata di un impianto dentale nel tempo.
A casa:
Spazzolare i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide.
Usare filo interdentale o scovolini specifici per implantologia.
Integrare con collutori antibatterici su consiglio del dentista.
Dal dentista:
Visite di controllo ogni 6-12 mesi per monitorare lo stato dell’impianto e dei tessuti
gengivali.
Sedute di igiene professionale regolare, fondamentali per prevenire la perimplantite.
Con una corretta manutenzione, la durata dell’impianto può estendersi al massimo delle sue
potenzialità.
Costi: investimento a lungo termine
Un impianto dentale può avere un costo iniziale significativo, ma va considerato come un
investimento sulla salute orale.
Costo iniziale → varia in base al numero di impianti, alla complessità dell’intervento
e ai materiali utilizzati.
Manutenzione → le visite di controllo e l’igiene professionale sono parte integrante
della spesa complessiva.
Durata → rispetto ad altre soluzioni come ponti o dentiere, l’impianto è spesso più
conveniente nel lungo periodo perché non richiede sostituzioni frequenti.
Esempio pratico: un ponte tradizionale può richiedere la sostituzione dopo 10-15 anni,
mentre un impianto ben mantenuto può durare decenni, ammortizzando il costo iniziale.
Conclusione
Un impianto dentale ben eseguito e mantenuto nel tempo può durare tutta la vita,
garantendo funzionalità ed estetica paragonabili a un dente naturale. La chiave del successo
risiede nella manutenzione quotidiana, nei controlli periodici e nell’affidarsi a professionisti
esperti e qualificati.
Scegliere un impianto non significa solo risolvere un problema dentale, ma anche investire
nella propria salute orale e nella qualità della vita.
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